Sensori induttivi serie AT

Diametro M30. Rilevamento affidabile di qualsiasi parte metallica.
Ampia gamma di modelli: standard, lunga distanza
Uscita: cavo. Uscita cavo M12 e spina
Modelli con 2, 3 e 4 fili
Modelli ATEX. cat. 3. disponibili su richiesta
Modelli con uscita complementare (NO + NC)
Protezione completa contro danni elettrici

I sensori induttivi, capacitivi e fotoelettrici sono dispositivi utilizzati in vari settori industriali per rilevare la presenza, la posizione o il passaggio di oggetti. Ognuno di questi sensori opera secondo principi fisici diversi e ha ambiti di applicazione specifici.

Sensori Induttivi

Principio di funzionamento:
I sensori induttivi rilevano oggetti metallici utilizzando il principio dell'induzione elettromagnetica. Quando un oggetto metallico entra nel campo elettromagnetico generato dalla bobina all'interno del sensore, la corrente indotta nell'oggetto modifica l'impedenza del circuito, provocando una variazione del segnale di uscita del sensore.
Ambiti di utilizzo:
Questi sensori sono ampiamente utilizzati nell'automazione industriale, soprattutto nelle linee di produzione per rilevare parti metalliche, nei sistemi di controllo del movimento, e in applicazioni di sicurezza per monitorare la posizione delle porte o dei dispositivi meccanici.
Modalità di utilizzo:
I sensori induttivi sono montati vicino all'area dove si prevede il passaggio o la presenza di un oggetto metallico. Non richiedono contatto fisico con l'oggetto da rilevare, rendendoli ideali in ambienti dove è richiesta un'elevata durabilità e affidabilità.
Implementazione:
I sensori induttivi sono tipicamente integrati nei sistemi di controllo automatico tramite connessioni a PLC (Programmable Logic Controller) o altri sistemi di controllo industriale. Sono spesso utilizzati in applicazioni come il conteggio di oggetti, il rilevamento di presenza, e il posizionamento preciso di componenti metallici.