Descrizione e funzionamento di vari tipi di sensori utilizzati nell’industria
Il motivo per cui i sensori per l’automazione industriale sono diventati protagonisti assoluti nella gestione dei processi, è dovuto alla larga diffusione negli ultimi anni di concetti come IoT (Internet of Things) e M2M (Machine to Machine), per indirizzare l’evoluzione secondo gli scenari di Industria 4.0
Noi di ATIM, grazie alla lunga esperienza nell’assistenza alle imprese industriali, alla continua attività di formazione e aggiornamento e alle partnership con principali aziende del settore, offriamo consulenze specialistiche e una vasta gamma di articoli tecnici anche in pronta consegna, compresi i principali sensori.
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Le domande frequenti
Le domande sui sensori per l’automazione industriale poste il più delle volte per iniziare a cercare le risposte alle proprie necessità sono attualmente le seguenti:
- Che tipo di sensori ci sono?
- Qual è la differenza tra sensori e trasduttori?
- Cosa sono i sensori elettrici?
- A cosa serve un sensore capacitivo?
I sensori sono dispositivi che l’industria utilizza per rilevare la presenza, la posizione o il passaggio di oggetti, ai fini di automatizzare il funzionamento di macchinari o di interi impianti, in qualunque tipo di settore.
Ognuno di questi sensori opera secondo principi fisici diversi e ha ambiti di applicazione specifici. Fra i principali ci sono:
- sensori induttivi
- sensori capacitivi
- sensori fotoelettrici
Sensori Induttivi
I sensori induttivi rilevano oggetti metallici utilizzando il principio dell’induzione elettromagnetica.
Quando un oggetto metallico entra nel campo elettromagnetico generato dalla bobina all’interno del sensore, la corrente indotta nell’oggetto modifica l’impedenza del circuito, provocando una variazione del segnale di uscita del sensore.
Questi sensori sono soprattutto nelle linee di produzione per rilevare parti metalliche, nei sistemi di controllo del movimento e in applicazioni di sicurezza, per monitorare la posizione delle porte o dei dispositivi meccanici.
Sensori capacitivi
I sensori capacitivi rilevano le variazioni nella capacità elettrica causate dalla presenza di un oggetto vicino al sensore. Quando un oggetto, sia esso metallico o non metallico, entra nel campo elettrico del sensore, cambia la capacità del circuito, che viene rilevata e convertita in un segnale di uscita.
Sono utilizzati per il controllo di livello di liquidi e solidi e per il rilevamento di materiali plastici, carta, vetro e liquidi.
Sensori fotoelettrici
I sensori fotoelettrici utilizzano la luce per rilevare la presenza o l’assenza di un oggetto. Possono essere di tre tipi principali:
- a riflessione diffusa
- a barriera (o a riflessione)
- a tasteggio diretto
Nella riflessione diffusa, il sensore rileva la luce riflessa dall’oggetto; nella barriera, il sensore rileva l’interruzione del fascio di luce tra l’emettitore e il ricevitore; nel tasteggio diretto, il sensore rileva la luce che passa attraverso un oggetto trasparente o semitrasparente.
Sono utilizzati per il conteggio di oggetti su un nastro trasportatore, il rilevamento della posizione di oggetti, il controllo del livello di liquidi trasparenti e per il controllo di qualità.
Integrazione e automazione
I sensori sono integrati nei sistemi di controllo automatico tramite connessioni a PLC (Programmable Logic Controller) o altri sistemi di controllo industriale e vengono scelti in base alla specifica applicazione e al tipo di oggetto da rilevare, garantendo così efficienza e precisione nei processi industriali.
Difatti i principali vantaggi che derivano dall’uso dei sensori sono il miglioramento della produttività e dell’efficienza, una maggiore flessibilità e tracciabilità, un aumento della redditività.
In conclusione
In definitiva i sensori per l’automazione industriale adattano i processi di produzione e logistica ai più recenti requisiti di trasformazione digitale.
Che si desideri implementare applicazioni di rilevamento, ispezione o misurazione per un impianto di produzione o distribuzione, di qualsiasi tipo di merce o che si vogliano migliorare i processi per rimanere competitivi secondo i nuovi paradigmi della produzione digitale, i sensori sono un elemento essenziale dell’automazione.
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